Shoah, storia breve ma completa sugli ebrei

Arbeit macht frei
La storia breve sulla Shoah (ma completa) è quello che serve per avere un'idea chiara del tragico destino degli ebrei, che hanno passato gli ultimi istanti della loro vita internati in campi di concentramento. Col termine Shoah si indica il genocidio contro gli ebrei attuato dalla Germania nazista, che aveva come suo leader Adolf Hiltler, dittatore dei più spietati e cancelliere del Reich: la data dell'Olocausto si fa corrispondere proprio al periodo in cui Hitler è stato Führer, ovvero dal 30 gennaio 1933 all'8 maggio 1945. La Seconda Guerra Mondiale ha portato morte, distruzione e la sottomissione degli ebrei, vittime dei tedeschi nazisti, che hanno privato loro della dignità di essere umani.

Gli ebrei non lavorano nei campi di concentramento, ma erano ridotti in schiavitù. "Arbeit macht frei" ("Il lavoro rende liberi") era scritto sulla maggior parte dei lager: una frase usata per dare l'illusione che gli ebrei stessero bene, che avessero tutto quello che il lavoro regala. Ma non è stato così. La storia degli ebrei della Seconda Guerra Mondiale ci insegna che non lavoravano, ma venivano trattati come bestie, costretti a obbedire ai loro aguzzini, costretti a lottare ogni giorno per sopravvivere. E, quando le forze li abbandonavano, venivano destinati a una fine tremenda. Non sempre la stessa.

In una ricerca sul Giorno della memoria (qui potrete leggere le frasi più belle del 27 gennaio) da presentare a scuola, non devono assolutamente mancare tutte le informazioni sulla Shoah: significato, riassunto della storia devono essere scritte chiaramente per spiegare efficacemente quello che è successo agli ebrei nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale.

La storia della Shoah breve è un ottimo modo per ricordare quello che bisogna sapere degli stermini degli ebrei dal 1933 al 1945 e troverete altri punti importanti qui di seguito.

La storia della Shoah completa passo per passo


Storia Olocausto breve e riassunto: cosa è successo agli ebrei

Il riassunto dell'Olocausto diviso in parti fondamentali vi consentirà di capire con facilità cosa è successo agli ebrei della Seconda Guerra Mondiale:
  1. Ogni eliminazione di massa degli ebrei seguiva un piano preciso: sono stati ritrovati nei campi di concentramento lunghe liste in cui erano inseriti i nomi di chi sarebbe stato ucciso e registrazioni delle esecuzioni;
  2. Erano svariati i metodi di uccisione degli ebrei: le gaswagen (autocarri che producevano gas), le fucilazioni, l'avvelenamento causato da monossido di carbonio e lo Zyklon-B, che venne utilizzato soprattutto ad Auschwitz e Majdanek;
  3. Adolf Hilter decise di optare per stermini di massa per evitare che i suoi sottoposti avessero dei cedimenti psicologici vedendo ogni giorno assassinii: per questo le fucilazioni vennero sostituite con "morti silenziose". Questo non basta: furono arruolati alcuni ebrei per fare il lavoro sporco per dare la dimostrazione ai nazisti che fosse tutto naturale e che gli ebrei fossero davvero un razza inferiore visto che arrivano a tradirsi senza pensarci troppo. 

Trasporto degli ebrei nei campi di concentramento: ecco come avveniva

Raul Hilber - storico dell'Olocausto - ha spiegato come è stato possibile rendere possibili i genocidi ebrei: solo grazie al lavoro sinergico di burocrazia ministeriale, la Wehrmacht, l'amministrazione economica e l'apparato del Partito nazista.
  1. Prima di tutto, ci si assicurava chi fossero i veri ebrei con "metodi di controllo" spesso violenti;
  2. Veniva decisa quale sarebbe stata la destinazione dei prigionieri;
  3. Gli ebrei erano poi trasportati nei campi di concentramento tedeschi o stranieri dopo una intensa trattativa tra leader;
  4. Avveniva l'organizzazione ferroviaria (gli ebrei venivano ammassato nei vagoni);
  5. Si passava allo "smistamento" degli ebrei: subitamente veniva deciso chi avrebbe potuto fare i lavori forzati e chi sarebbe stato vittima di uno sterminio di massa.

Significato Shoah e Olocausto: cosa vuol dire

Cosa vuol dire Shoah e Olocausto? C'è una linea sottile che separa le due parole, anche se vengono impiegate come sinonimi. Ecco qual è il significato di Olocausto:
"La parola Olocausto sta a indicare il genocidio degli ebrei perpetrato dai nazisti tedeschi dal 1933 al 1945: in questo periodo, non vennero uccisi solo ebrei, ma anche omosessuali, zingari, disabili e Testimoni di Geova. In totale furono 15 milioni le vittime degli stermini di massa.  Olocausto deriva dal greco ὁλόκαυστος (holòkaustos, 'bruciato interamente'), termine composto da ὅλος (hòlos, 'tutto intero') e καίω (kàiō, 'brucio')".
Questa, invece, è la definizione di Shoah:
"Anche con la parola Shoah si fa riferimento al genocidio ebreo, ma ha una piccola sfumatura nel significato: in lingua ebraica: השואה, HaShoah, viene tradotto con 'catastrofe' o 'distruzione'".

Giorno della Memoria: perché la data è il 27 gennaio?

Se vi state chiedendo perché la data del Giorno della Memoria è il 27 gennaio, una risposta precisa c'è: in quel giorno del 1945, l'Armata Rossa ha liberato il campo di concentramento di Auschwitz durante l'offensiva Vistola-Oder avvenuta in Germania.

Storia della Shoah: perché Adolf Hilter odiava gli ebrei?

Parto da una frase famosa di Hermann Hesse del 1958 come spunto di riflessione:
"L'uomo primitivo odia ciò di cui ha paura, e in alcuni strati della sua anima anche l'uomo colto è primitivo. Anche l'odio dei popoli e delle razze contro altri popoli e razze non si basa sulla superiorità e sulla forza, ma sull'insicurezza e sulla paura. L'odio contro gli ebrei è un complesso di inferiorità mascherato: rispetto al popolo molto vecchio e saggio degli ebrei certi strati meno saggi di un'altra razza sentono un'invidia che nasce dalla concorrenza e un'inferiorità umiliante. Più fortemente e più violentemente questa brutta sensazione si manifesta nella veste della superiorità, più è certo che dietro si nascondono paura e debolezza".
Adolf Hitler mascherava questa sua "paura" con una giustificazione ripetuta costantemente durante la sua propaganda politica antisemita:
"L'ebreo è colui che avvelena tutto il mondo. Se l'ebreo dovesse vincere, allora sarà la fine di tutta l'umanità, allora questo pianeta sarà presto privo di vita come lo era milioni di anni fa".
Il vero motivo per cui odiava gli ebrei non è da ricercare nella storia del popolo (che veniva colpevolizzato, in passato, per la crocifissione di Gesù Cristo), ma nella sua capacità di accumulare grandi ricchezze per mezzo del lavoro di banchieri. La teoria della razza ariana sarebbe quindi stata una mera giustificazione di convenienza, utilizzata solo per rafforzare il populismo tedesco.
Questa storia breve ma completa della Shoah vi è servita per capire meglio quello che è successo agli ebrei o per realizzare una ricerca dettagliata?

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